PERCHE’ LA BLOCKCHAIN POTREBBE ESSERE UNA TECNOLOGIA SCADENTE E UNA PESSIMA IDEA PER IL FUTURO?
Riportiamo integralmente questa articolo di Kai Stinchcombe del 2018 intrigante perchè contro-corrente. C’è da riflettere. Buona lettura.
Il numero di venditori che accettano le criptovalute come forma di pagamento è in declino, e i loro principali sostenitori aziendali – come IBM, il Nasdaq, Fidelity, Swift e Walmart – le hanno celebrate a lungo sulle pagine della stampa, ma si sono dati poco da fare per la loro effettiva implementazione. Persino una delle società di blockchain più importanti, Ripple, non le usa per la propria attività. Avete letto bene: la società Ripple ha pensato che il modo migliore per trasferire denaro da una nazione all’altra fosse di non usare la criptovaluta Ripple.
Quindi perché tanto entusiasmo per qualcosa che nella pratica si rivela così inutile?
Sono state fatte tutta una serie di affermazioni inverosimili sul futuro delle blockchain – ad esempio, che andrebbero utilizzate nell’ambito dell’intelligenza artificiale, sostituendo il tipo di monitoraggio del comportamento che società come Google o Facebook utilizzano. Tali considerazioni si fondano su un fraintendimento di base: cosa sia esattamente una blockchain. Non è un elemento etereo, che esiste là fuori, da qualche parte nell’universo e dentro cui si possono “mettere cose”, bensì una struttura di dati specifica: un registro lineare di transazione, solitamente replicato da computer i cui proprietari (detti miner) vengono ricompensati per aver memorizzato nuove transazioni.
Questa particolare struttura di dati ha due caratteristiche piuttosto interessanti: la prima è che, modificando uno qualsiasi dei blocchi, quello successivo cessa di essere valido, il che significa che è impossibile manomettere i dati delle transazioni passate; la seconda è si viene ricompensati solo qualora si stia lavorando alla stessa catena a cui stanno lavorando gli altri – ogni partecipante ha quindi un incentivo ad aggregarsi alla maggioranza.
Il risultato finale è un registro condiviso che raccoglie lo storico delle transazioni. E siccome la maggioranza è data dai singoli individui che agiscono secondo il proprio interesse personale, aggiungere al log una transazione falsa o lavorare a uno storico diverso da quello a cui stanno lavorando gli altri vuol dire essere gli unici a non essere pagati. Le regole vengono fatte rispettare sulla base di una logica matematica – non serve che il governo o le forze dell’ordine si intromettano per dichiarare falsa una transazione registrata (o per prendere mazzette o fare i bulli coi partecipanti).