“Le risorse al centro”  i Direttori IT a lezione di “Risorse umane”

Non era pianificato, ma nella settimana in cui Bologna è diventata centro nazionale per le tecnologie digitali, oltre alla inaugurazione del supercomputer Leonardo oltre ad un importante convegno degli “STATI GENERALI della sostenibilità digitale” ASSI e AUSED hanno organizzato per  venerdì 25 novembre presso il centralissimo albergo “I Portici” l’incontro tra direttori IT e direttori HR per capire come gestire le persone nel percorso verso le trasformazioni digitali in corso.    

Il tema del momento è la ricerca di persone con competenze nel digitale perché negli ultimi 2 anni c’è stata una forte accelerazione dell’uso di queste tecnologie a cui purtroppo è corrisposta la diminuzione di disponibilità di persone con competenze adeguate ed è diventato più difficile attrarre e mantenere quelle che si hanno a disposizione.  

Due  tavole rotonde:  nella prima a fronte di domande rivolte direttamente da direttori IT hanno risposto direttori del personale, esperta di coaching, consulenti, persone di aziende che offrono servizi IT, nella seconda un confronto con diverse esperienze di direttori IT di primarie aziende del territorio.  
Poi abbiamo avuto 2 esperienze offerte dai nostri sponsor Deloitte e DedaCloud e infine quello che la Regione Emilia Romagna, e Confindustria stanno facendo per far crescere le competenze del digitale in questo territorio.

Una giornata molto intensa (vedi foto evento) terminata con le risate stimolate da due comici d’eccezione Vito e Wanda.

Dovendo fare una sintesi delle cinque ore di discussione comincerei dalla consapevolezza generale che per le aziende e per il territorio le persone e le competenze che queste esprimono sono un fattore primario di competitività, fattore che le fanno primeggiare sui mercati e le rendono attraenti per gli investitori. 

In questo momento storico l’impiego del digitale su tutti i processi e non solo su quelli amministrativi è condizione per avere successo nella competizione mondiale: il caso riportato da Deloitte della azienda Friul Intagli dimostra questa tesi.

Perchè questa trasformazione avvenga occorre che siano diffuse le competenze digitali a tutti i livelli e non solo sul IT come oggi spesso avviene. Occorre che i processi alla base della erogazione dei servizi  IT si rinforzino perché la disponibilità  e la performances 24 ore per 7 giorni è una condizione irrinunciabile.

Occorre che l’integrazione tra i diversi applicativi erogati in modalità anche molto diversa sia comunque assicurata. Occorre che le infrastrutture digitali siano presenti, disponibili e performanti in ogni territorio.  
A tutti questi “occorre”  la sfida per i direttori IT esperti nella acquisizione, adeguamento,  messa in opera del “gemello digitale” dell’azienda è quella di una nuova governance fatta di maggior dialogo e integrazione con le line of business,  di maggiore riconoscimento del loro ruolo, di mostrare più capacità  manageriali oltre a quelle tecniche da sempre riconosciute. 

Ed ecco allora l’importanza del dialogo con HR per rendere più appetibili i ruoli tecnici, per premiare e  implementare i processi di reskilling e upskilling , per far si che il valore della formazione continua sia diffuso in tutta l’azienda ( ne sanno qualcosa le persone dell’help desk).

Per andare nel concreto si è detto: ”I direttori IT devono lavorare su loro stessi in due direzioni: 
a)  occuparsi di più delle persone,  attrarre e mantenere competenze con  una leadership forte che propone progetti sfidanti,  propone una presenza e un esempio, non lascia da sole le persone e soprattutto si accorge del loro lavoro (il feedback). 
b) Cambiare il proprio stile, “uscire dal letto”  (confort zone) osservare dall’esterno il proprio comportamento per comprendere il giudizio, il vissuto dei collaboratori, magari con l’aiuto di  un coach.

Sembra una condanna quella che in un momento in cui c’è grande disponibilità di tecnologie, ci sono budget adeguati, vengono a mancare elementi primari quali le persone e, in questo momento, anche i materiali necessari per portare a termine i progetti.  

Sempre per essere concreti se le situazioni cambiano, pensiamo solo al cyber crime, occorre cambiare il modo in cui i problemi si affrontano organizzandosi in maniera adeguata : le risorse del cloud sono una risposta, i servizi specializzati H24 sono un’altra risposta; queste risposte più che nel passato devono essere concepite in continuità con l’erogazione e l’integrazione sia informativa sia organizzativa: la non disponibilità di un servizio , piuttosto che la risposta ad un attacco hacker, la gestione di un ritardo su un progetto,  sono contingenze che devono essere affrontate da  team composti da diverse figure professionali il cui livello di competenza va dal tecnico specializzato all’amministratore delegato.  

Nel momento in cui la collaborazione cliente-fornitore diventa anche condivisione smetteremo di parlare di Fornitori e inizieremo a parlare di Partner.  Il questionario somministrato nei giorni precedenti il convegno e discusso nelle sessioni, mostrava come estremamente reali e condivise le necessità di fornirsi di nuove competenze perché “il mondo è cambiato” e una risposta va data. 

Ultime, ma non ultime, le proposte più a lungo termine delle politiche della formazione sia pubbliche sia private volte ad attutire il gap odierno, cercando modi formativi per tutte le età perché nel nuovo mondo la mediazione ai servizi, l’occupabilità sarà sempre più digitale e chi ha difficoltà nell’utilizzo e nella comprensione di queste nuove modalità, sarà fortemente penalizzato. 

E’ comunque un fatto che da parte di un numero crescente di persone esiste non tanto un rifiuto, quanto una domanda di adattamento delle nuove forme di lavoro ad esigenze di vita che nel mondo prepandemico erano tenute sottotraccia e che la sperimentazione dei periodi di lockdown ha portato alla luce e amplificato. 

Non solo, in particolare per le competenze IT nelle aziende non IT c’è una esigenza di ruolo, di piani di carriera di visibilità, di inquadramento e livello retributivo adeguato.

La notizia degli esuberi comunicati dalle BIG-TECH negli stati Uniti fa percepire lo scoppio di una bolla occupazionale all’interno del mondo dei social-media, potrebbe essere un segnale per il ricollocamento di queste persone su processi più materiali dove invece le necessità sono impellenti, ma anche questo ha bisogno di un nuovo mind-set da costruire. 

Come si può vedere il convegno ha veramente messo le “Risorse al Centro” con una analisi a 360 gradi delle problematiche e soprattutto quali le risposte possibili su temi così complessi.   Credo che nei prossimi giorni i direttori IT troveranno utile conversare più frequentemente con i direttori HR e forse viceversa. 

Infine un ringraziamento speciale per gli sponsor Deloitte e Deda Cloud che hanno reso possibile questo incontro;  per i relatori: I. Brovedani, S.De Masi, A.De Pascali, L.Pignatelli, M.Marcato, F.Baroncini, A. Romanini, I.Topi, B.Santi, L.Salcerini,F.Pezzuto, A.Milani V.Rossin,  G. Montanari, G. Tubertini per i loro interessanti contributi;  per i soci di ASSI e AUSED che si sono dedicati, da molti mesi, all’organizzazione: Massimo Casadio, Gianpio Prencipe, Massimiliano Bortolozzi, Stefano Lombardi, Roberta Ballarini, Marco Gurgone, Jessica Cozzi, Nicola Poli, Paolo Angelini.

Con il patrocinio dei presidenti di AUSED Andrea Provini, di ASSI  Enrico Parisini . 

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