Forse è giunto il momento di disegnare l’organizzazione liquida – 3.3
Consente, appunto, di interpretare il paradigma olonico, come già abbiamo descritto, dove la parte ha in se il tutto (le risorse e le competenze che servono), quindi favorendo la soluzione di un problema anche nella periferia, evitando di fare continue escalation ai livelli alti del management, dove la distanza tra il fatto (problema o opportunità) e il top management a volte è siderale. Crea ridondanza ragionata (non superflua), in quanto non punta solo a connettere le competenze tra loro, ma anche a fornire il corretto e costante fluire delle informazioni secondo universi semantici condivisi a ciascun nodo dell’organizzazione (una enciclopedia delle conoscenze aziendali, si veda anche sul supporto alla prestazione nel capitolo 5.5). Un ottimo esempio di ridondanza ragionata lo troviamo nel codice fiscale dove si sa che deve essere composto da sedici caratteri alfanumerici secondo una certa sintassi, o nel codice della partita IVA, in questo caso sappiamo che deve essere composto da undici caratteri numerici. Questa minima ridondanza informativa ci permette di verificare in prima battuta la correttezza sintattica del codice.
Le organizzazioni, indipendentemente dalla loro complessità, apprendono attraverso le interazioni e l’esperienza dei loro membri.
La conoscenza è ritenuta uno dei fattori fondamentali per risolvere il problema della complessità a vantaggio della comprensione del sistema, quindi della possibile semplificazione del sistema stesso.
Le organizzazioni strutturate in connessioni fisse, in silos, in isole di potere autoreferenziali, difficilmente potranno sopravvivere all’urto delle dinamiche dei mercati, non essendo predisposte all’assorbimento delle conoscenze e delle innovazioni che emergono repentinamente.
Al contrario le learning organization rispondono a un bisogno di semplicità perché si basano sulla capacità di apprendere, di rendere visibili gli obiettivi e di condividere le conoscenze, e di supportare le singole prestazioni.
Queste organizzazioni hanno smontato in buona parte le farraginose e soffocanti gerarchie, hanno adottato modelli lean nei processi, hanno orientato tutta l’organizzazione verso il cliente, e soprattutto hanno dotato di potere decisionale la periferia: dove molti dei problemi sono risolti, là dove sono emersi.
Questo approccio richiede la semplificazione di ogni segmento del processo, dalla produzione alla governance, dal marketing alle vendite, per approdare ad un sistema di condivisione e distribuzione delle conoscenze, una comunicazione semplificata interna ed allargata a tutti i stakeholder coinvolti: dove ciascuno possa e sappia lavorare con le informazioni.
Fonte: Gianni Previdi – #SMART MANAGEMENT – 2018 – Scuola di Palo Alto