Intelligenza artificiale: “QUO VADIS” , un interessante confronto su ciò che ci aspetta da questa nuova rivoluzione tecnologica.
Non è la prima volta che Manageritalia e ASSI collaborano nell’organizzazione di eventi su tematiche di trasformazione digitale. Questa volta qualcosa in più c’è stata, per esempio una grande partecipazione che si è mantenuta nonostante il prolungamento dell’orario: un segnale di forte interesse.
Avevamo con noi relatori di grande rilievo, i contenuti espressi sono stati all’altezza della loro fama, i partecipanti si sono portati a casa materiale abbondante su cui alimentare le proprie riflessioni.
L’assessore Colla ha introdotto il convegno raccontando cosa sta facendo la Regione Emilia-Romagna in questi ambiti, mettendo in chiara luce la determinazione di fare della nostra Regione un HUB tecnologico Internazionale, supportando con ingenti investimenti in materiali e capitale umano.
Non per nulla abbiamo già centri di calcolo tra i primi quattro al mondo e una grande attrattività per le persone che anche da fuori regione/nazione arrivano per partecipare.
La trasformazione digitale, di cui l’IA è l’ultima frontiera, non è una opzione ma un obbligo per la competitività di questo territorio.
Momento clou con l’assessore Colla: “ firma del protocollo di intesa per promuovere iniziative volte a valorizzare la componente manageriale del capitale umano per incentivare la competitività di impresa”.
Bentivogli, grande esperto di lavoro e di tecnologie applicate al lavoro, ha messo in evidenza le caratteristiche peculiari della nuova intelligenza artificiale e come questa interagisce e trasforma i nuovi processi produttivi.
Si dovrà delegare alla IA una parte importante delle attività operative, standardizzate e di tutto ciò che si può “calcolare”, dovrà rimanere nel controllo delle persone l’input (infrastrutture, tecnologie, HR, procurement) e l’output (cosa offrire al mercato).
L’implementazione di queste tecnologie determina la fine del modello “Command & Control” e l’avvento di nuovi modelli organizzativi basati su forte leadership e coinvolgimento perché ci sarà bisogno di competenze molto allargate, ben coordinate e molto motivate.
Qui il problema delle competenze, attualmente un gap importante rispetto alle nazioni industrializzate e non si tratta solo di competenze tecniche, ma anche di soft skill, competenze che oggi le macchine non hanno e che fanno la differenza. La prospettiva è quella di integrare Hard e soft skill .
L’intervento del Prof. Corazza si è soprattutto soffermato alle relazioni possibili tra Intelligenza artificiale e creatività, a partire dalla definizione di creatività come processo, un modello che definisce bene questo processo è il DAV Da Vinci Model che oramai è entrato in letteratura, modello che è stato incorporato per esempio, in ChatGPT.
Occorre sempre considerare come la creatività sia “disruptive” se non genera sorpresa, non è creatività.
E’ noto che il tempo, l’energia, che il Business impiega per gestire piuttosto che per esplorare/innovare è piuttosto sbilanciato: 80% per gestire 20% per pensare al futuro e questo non aiuta i processi creativi e l’innovazione.
Una parola infine sui Large Language Model alla base dell’intelligenza artificiale generativa e dell’aumento esponenziale del numero dei parametri che questa è in grado di utilizzare date le enormi risorse di calcolo oggi disponibili.
A seguire da queste interessanti premesse è partita una tavola rotonda con accademici: Michela Milano, professoressa ordinaria Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria, direttrice Centro Interdipartimentale Alma Mater Research Institute for Human-Centered Artificial Intelligence, Giovanni Emanuele Corazza, professore ordinario. Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi”; persone di azienda Gianluca Giovannetti DG di Amadori, Enrico Clerici CTO di Montenegro, Pierpaolo Cristaudo, Senior Director Head of Global Data Science – CRIF; divulgatori come Marco Bentivogli coordinatore di Base Italia.
In due sessioni di domande proposte dal moderatore Jader Sabbi vicepresidente di Manageritalia, sono stati sviscerati gli argomenti riguardanti soprattutto il modo con cui queste tecnologie entreranno nell’organizzazione del lavoro e a quali problemi ci troveremo di fronte.
Primo fra tutti le nuove competenze e un probabile aumento delle disuguaglianze tra chi sa usare le tecnologie e chi non riuscirà a colmare il gap.
Infine un ringraziamento a Manageritalia, ai Presidenti Nazionale Mario Mantovani e Regionale Cristina Mezzanotte allo staff di Eleonora Pignatti per la perfetta organizzazione dell’evento.
ASSI – Il Presidente