Covid-19: cambia qualche paradigma? Tracce di riflessione
2001 con l’attacco alle torri gemelle:
- – Fiducia nelle persone
- + controlli e burocrazia poliziesca
- + costi per tutti gli attori (stazioni, aeroporti, compagnie, clienti finali)
- + tempi morti.
Crisi finanziaria del 2009:
Tutto riassorbito come prima (tranne per chi è morto).
Covid-19:
Sfera individuale-sociale:
- Angoscia più che paura (non avendo il nemico col fucile davanti a casa).
- Incertezza che scivola nel panico di fronte ad un evento inedito e così coinvolgente e penetrante?
- Distanziamento sociale come “condanna senza processo” o come liberazione dalle noiose liturgie conformiste?
- Riflessioni profonde esistenziali uomo&tecnologie Vs. natura (es: il mondo dei virus).
- Il sentimento della morte come evento reale, dopo tanto nasconderla sotto il tappeto dell’innarrestabile progresso tecnologico e scientifico.
Sfera organizzazioni-imprese
- Rottura/sospensione degli equilibri di potere consolidati (mancando il “respiro sul collo” del capo)?
- Ri/scoperta nuove modalità di interazione grazie alle tecnologie digitali (smart working, ma da non confonderlo con il tele-lavoro!!!)?
- Spinta convinta alla trasformazione digitale di alcuni asset che in modo “pre-digitale” hanno evidenziato le crepe di fronte alla situazione del distanziamento sociale, quindi operativo?
- Evaporate le ultime zone di comfort residuali dopo tante batoste?
- Quindi può innescarsi la scintilla del cambio del mindset? Organizzazioni liquide (+ autonomia – autosufficienza)?
- Più efficiente ed efficace distribuzione del potere?
- Connessione delle intelligenze prima oppresse dalle gerarchie aziendali?
- Ripensamento all’innovazione di prodotto, ad esempio ispirandosi ai principi della “biomemesi” per ricucire un più sano rapporto con la natura?
Fonte: Gianni Previdi