Come la natura della digital transformation determina il ridisegno del management delle epoche pre-digitali

«Le ipotesi sono come le impalcature che vengono allestite mentre si costruisce un edificio, ma che si smontano non appena esso è finito. Esse sono indispensabili per lavorare, ma è essenziale che non si confonda l’impalcatura con l’edificio» 

Goethe

Le società avanzate sono fortemente caratterizzate dalla simbiosi fra l’uomo e la macchina, interessando sia le aziende che la società in generale in quanto ne sono influenzate direttamente: questa focalizzazione non è rivolta al solo uomo o alla sola componente macchina, ma alla relazione uomo-macchina. Tale simbiosi, come nel mondo biologico, non è una questione di scelta, l’uomo e le macchine sono destinati a convivere in diversi ambiti, e ad alto livello di complessità (la simbiotica, e la logonica in parte, sono infatti le scienze che si occupano di questi nuovi paradigmi concettuali e operativi; si differenziano dalla ergonomia che definisce invece i rapporti psico-tecnologici tra uomo-macchina).

La comprensione della complessità è la gestione dei sistemi umani dove la tecnologia assume una valenza che trascende il mero aspetto strumentale.

Non è possibile studiare i sistemi complessi attraverso i singoli componenti (singoli uomini o singole macchine), ma attraverso l’approccio olistico che sappia cogliere le relazioni complessive fra le componenti in gioco: non si può dedurre una cascata dal comportamento delle singole molecole di acqua; non si può comprendere la vita dall’osservazione di un singolo gene; così come non si può comprendere un particolare ordine sociale dal comportamento di un singolo uomo intento a bere una tazza di caffè.

I nuovi scenari che si stanno definendo stimolano domande quali: come si possono comprendere e gestire i sistemi umani? Per non citare domande ancora più ampie: cosa fa nascere l’ordine dal caos?

Ogni tecnologia è composta da tre componenti fra loro strettamente correlati, ogni singolo componente preso isolatamente non costituisce tecnologia. Le tre componenti della tecnologia sono interdipendenti e le loro relazioni sono circolari:

  • hardware, apparato fisico di una determinata tecnologia,  il mezzo del processo;
  • software, le logiche, il modo del processo servendosi  di un determinato hardware;
  • knoware,  le conoscenze e gli scopi per l’uso del hardware e del software.

Inoltre ciascuna tecnologia fa sempre parte di una rete di relazioni (informazionali, socio-economiche, organizzative, etc.) che fanno da rete di sostegno al funzionamento ottimale della tecnologia stessa. La rete di sostegno di una tecnologia è composta dalle strutture organizzative, amministrative, culturali, politiche, giuridiche, etc.

La comprensione della separazione tra la tecnologia e la sua rete di sostegno è in ultima analisi la comprensione dei problemi sull’uso strategico della tecnologia, e in un senso ancora più ampio è la comprensione dei sistemi umani. È a causa della separazione (non comprensione) della tecnologia dalla sua rete di sostegno che hanno origine i fenomeni e i problemi inerenti ad esempio alla scienza del management aziendale: una tecnologia fuori posto è una tecnologia che fa parte di una rete di sostegno sbagliata.

«Cercare di cambiare le abitudini delle persone e il loro modo di pensare è come scrivere nella neve durante una tormenta. Ogni 20 minuti dovete ricominciare tutto da capo». 

Dewar


Gianni Previdi

 Per leggere l’articolo completo: https://www.gianniprevidi.net/come-la-natura-della-digital-transformation-determina-il-ridisegno-del-management-delle-epoche-pre-digitali/

 

Immagine copertina: blog.westmonroepartners.com

 

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